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Commenti al testo di Mariano Bonato
Discettano i poeti appassionati

Sei nella sezione Commenti
 

 Edi Davoli - 13/02/2019 13:46:00 [ leggi altri commenti di Edi Davoli » ]

Mariano ho apprezzato il tuo sonetto e il tuo coraggio....visti i fulmini che vengono scagliati ultimamente. Continua! Ci proverò anch’io.
Buona giornata!

 Mariano Bonato - 12/02/2019 18:46:00 [ leggi altri commenti di Mariano Bonato » ]

Non ti preoccupare Klara...
Grazie, ha fatto piacere anche a me...

 Klara Rubino - 12/02/2019 10:01:00 [ leggi altri commenti di Klara Rubino » ]

Fossi in te eviterei la correzione proposta da Lorenzo...sarebbe questa, ti rendi conto?

" però senza costrutto, ma eleganti
ma forse dal futuro divisati?"

Ti sembra musicale?


" senza costrutto, seppur eleganti,
ma forse dal futuro divisati?"
Non è meglio? Accento su quarta e decima.

A parte ciò, volevo dirti che è veramente raro trovare persone dotate di tanta pacatezza e disponibilità all’ ascolto e alla condivisione.
È stato un piacere avere questo scambio e conoscerti meglio.

 Mariano Bonato - 11/02/2019 22:13:00 [ leggi altri commenti di Mariano Bonato » ]

Grazie per i consigli, Lorenzo.
vedrò di metterli subito in pratica.

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 Mariano Bonato - 11/02/2019 18:45:00 [ leggi altri commenti di Mariano Bonato » ]

Cara Klara,
ho l’impressione che di sagacia tu sia ben dotata e
confesso che non mi ero proprio accorto che il penultimo verso della seconda quartina è di dodici sillabe.
Mi ero accordo di una cosa del genere per l’ultimo verso del sonetto, forse quello che in sede di stesura è stato il più difficile... L’ho emendato ed ora mi sembra suonare meglio di prima.
Volendo arrivare ad undici sillabe anche per quello che tu hai indicato, credo basterebbe sostituire "certo" con "anche"... magari se mai un giorno mi capitasse l’occasione di ri-pubblicarlo interverrò in tal senso, e forse con altre modifiche.
Ad esempio, l’ultimo verso della prima terzina, chissà che non sia preferibile scrivere "sfiora" o "batte" "il petto" che proprio tu mi hai suggerito?
Non so, ora è meglio lasciar decantare le cose...
Il sonetto mi è venuto leggendo alcuni commenti su dei sonetti postati, e siccome uno in particolare mi ha convinto, ho detto la mia facendone un sonetto.
Grazie ancora per la tua attenzione.

 Klara Rubino - 11/02/2019 15:44:00 [ leggi altri commenti di Klara Rubino » ]

Caro rimatore sei troppo sagace per la mia vista offuscata da due settimane di bronchite acuta ( evito i dettagli) e per la MIA superficialità!
" meri " riconosco sia aggettivo caratterizzante il senso " puri" era scherzosamente accostato ad amanti, ma solo una variante personale, nulla più.

Il penultimo verso della seconda quartina mi pare abbia dodici sillabe, sbaglio?
Le mantieni volutamente? Ti faccio questa domanda per comprendere meglio la tua visione sulla scrittura del sonetto.

 Mariano Bonato - 11/02/2019 14:16:00 [ leggi altri commenti di Mariano Bonato » ]

Gentile Klara, grazie per il tue parole e per i suggerimenti, che in parte faccio miei riscrivendo il testo, anche per emendarlo da alcune ingenuità:

Discettano i poeti appassionati,
tra parole mansuete o fulminanti,
rigorosi alcuni, altri concilianti,
sul valore dei versi pubblicati.

E che dire dei suoni un po’ datati,
che paiono a qualcuno strabilianti,
però senza costrutto, certo eleganti,
ma forse dal futuro divisati?

Che la poesia disseta gli assetati
quando esprime soltanto il vero accento,
che tocca il petto come l’ala il vento.

Ma tu, sonetto, che dei concitati
toni sei l’oggetto, giammai non vanti
dei meri rimatori quali amanti.


E’ vero che lo schema delle rime è un po insolito, soprattutto perché le rime delle quartine sono in parte uguali a quelle terzine, ma lo schema è ABBA ABBA ACC ABB, mentre "meri" è parola a cui non posso rinunciare perché cambierebbe il senso del testo.

Grazie!

 Klara Rubino - 11/02/2019 11:18:00 [ leggi altri commenti di Klara Rubino » ]

Molto gustoso questo sonetto atipico con schema di rime AAAA; AAAA;ABB; AAA.( B comunque in consonanza col resto)
Un esercizio di stile da rimatore sagace che, come giustamente sostieni nel testo, non è però fine a se stesso!

Nella penultima terzina dove c’è la parola "cuore" ed è un po’ confuso il discorso, proporrei

Discettano i poeti appassionati,

tra parole mansuete o fulminanti,

rigorosi alcuni, altri concilianti,

sul valore dei versi pubblicati.

 

E che dire di suoni un po’ datati,

che paiono a qualcuno strabilianti,

però senza costrutto, sì eleganti,

ma forse dal futuro divisati?

 

...che la poesia disseta gli assetati

quando esprime soltanto il vero accento,

... che tocchi il petto, come l’ala il vento...

 

ma tu sonetto, che dei concitati

toni sei l’oggetto, giammai ti vanti

d’aver rimatori puri, pe’ amanti!